Il corpo dell’anima (1998) (DVDRip)

Scarica il film da Megaupload QUI
Guarda il film su Megavideo QUI (su richiesta)
Guarda il film su Duckload QUI

Audio: 9 - Video: 9 (DVDRip)

REGIA: Salvatore Piscicelli
SCENEGGIATURA: Salvatore Piscicelli, Carla Apuzzo
ATTORI: Ennio Fantastichini, Roberto Herlitzka, Daniela Mango, Raffaella Ponzo, Gianluigi Pizzetti, Massimo Bando, Ermanno Ribaudo...
FOTOGRAFIA: Saverio Guarna
MONTAGGIO: Salvatore Piscicelli
PRODUZIONE: ENZO GALLO
PAESE: Italia 1998
GENERE: Drammatico
DURATA: 105 Min

Trama 1:
Ernesto, ricco vedovo di 64 anni senza figli, abita da solo in una grande casa di un quartiere borghese di Roma. Da solo passa anche gran parte delle giornate, vivendo la solitudine come scelta consapevole e in fondo soddisfacente. Sceneggiatore per il cinema, inattivo da tempo, accetta la proposta di un regista pubblicitario di lavorare ad un copione sulla vita di Teresa d'Avila.
Venutagli a mancare la cameriera filippina, Ernesto assume la giovane Luana, che si occupa delle pulizie del condominio. Luana è ignorante e goffa, vitale e sensuale, tanto efficiente sul lavoro quanto seduttiva nei movimenti e negli atteggiamenti. Ernesto si sente sempre più attratto da lei, e la convince ad allungare l'orario di lavoro con permanenze anche notturne. Luana ha comportamenti bizzarri, sessualmente eccentrici e provocatori. Ernesto vorrebbe averla in esclusiva, la invita ad una vacanza ad Ischia, si espone con lei in pubblico. Ma poi Luana ritorna alla logica della provocazione, e, rientrati a Roma, scompare. Due anni e mezzo dopo, Ernesto e Luana si incontrano per caso. Lei si è sposata ed ha una bambina. Lui ha gravi problemi con il cuore e teme l'arrivo di un nuovo infarto. Si lasciano andare alla commozione, ed Ernesto compie l'ultimo gesto di generosità: trasferisce a Luana la nuda proprietà della propria casa, oltre ad una somma depositata in banca.

Trama 2:
Un anziano scrittore di nome Ernesto che vive in solitudine a Roma la propria vedovanza. Sta scrivendo una sceneggiatura su Santa Teresa d’Avila. Ha bisogno di una colf e assume solo per qualche ora la giovane Luana, una borgatara vistosa e sensuale che, però, non ha secondi fini. La ragazza dapprima gli si mostra poi gli si concede mantenendo però anche altre relazioni. Non vivranno insieme ma il legame resterà forte.”Ciò che non si può tradurre in termini di misticismo mai merita di essere vissuto”. La frase di Cioran apre il film e vuole marcare un’operazione non priva di una sua dignità estetica e formale.

Critica:
Il napoletano Salvatore Piscicelli, che dell'autore è tra i pochi nel cinema italiano di oggi a conservare intatto il pedigree (e della creatività napoletana è portatore da molto tempo prima che questa diventasse un fenomeno alla moda), ha realizzato un'opera coraggiosa, un'opera probabilmente non riuscita del tutto ma semplice e complessa al tempo stesso come sono sempre le opere che esprimono autenticità, che mette in scena ciò cui di solito il cinema artistico allude soltanto". (Paolo D'Agostini, 'Annuario del cinema italiano 1999/2000')

0 commenti:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...