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USCITA CINEMA: 16/04/2004
REGIA: David Grieco
SCENEGGIATURA: David Grieco
ATTORI: Malcolm McDowell, Marton Csokas, Frances Barber, Ronald Pickup, Vernon Dobcheff, John Benfield...
FOTOGRAFIA: Fabio Zamarion
MONTAGGIO: Massimo Fiocchi
MUSICHE: Angelo Badalamenti
PAESE: Italia 2004
GENERE: Drammatico
DURATA: 152 Min
Trama:
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USCITA CINEMA: 16/04/2004
REGIA: David Grieco
SCENEGGIATURA: David Grieco
ATTORI: Malcolm McDowell, Marton Csokas, Frances Barber, Ronald Pickup, Vernon Dobcheff, John Benfield...
FOTOGRAFIA: Fabio Zamarion
MONTAGGIO: Massimo Fiocchi
MUSICHE: Angelo Badalamenti
PAESE: Italia 2004
GENERE: Drammatico
DURATA: 152 Min
Trama:
Chi si nasconde dietro al “mostro della striscia di bosco”, meglio conosciuto alle cronache occidentali come il “mostro di Rostov” che negli anni ’80 uccise e mangiò 52 bambini e adolescenti? David Grieco, figlio de l’omonimo fondatore del P.C.I e autore del libro-inchiesta “Il comunista che mangiava i bambini” da cui ha ora tratto questo film, ci racconta la storia dello sconvolgente serial killer russo associandola a quella di un’intero popolo posto di fronte alla perdita della propria identità.
In questo senso Andrej Romanovic Evilenko, cresciuto in un orfanotrofio del partito ed ex professore di storia e letteratura russa poi assunto come burocrate dai servizi segreti in allarme per i nuovi fermenti liberali avviati dalla Perestroika, altri non è che uno dei milioni di mostri potenziali partoriti da un regime che ha annullato ogni identità individuale e si trova ora alle prese col proprio sfacelo. Costruito sulla classica struttura della “caccia al mostro” (qui magistralmente interpretato dall’ex “Arancia Meccanica” Malcom Mc Dowell) da parte di un giovane detective e padre di famiglia (il neozelandese Marton Csokas), questo film cupo e disturbante ha il merito di non indulgere mai nella compiaciuta esibizione di una violenza inaccettabile come quella sui bambini, e di interrogarsi sulle possibili origini di una figura ormai centrale nell’immaginario occidentale. Quella indecifrabile del serial killer.Critica:
"Finalmente è stato trovato un comunista che mangiava i bambini; non solo, ma li sequestrava, trucidava e violentava, perfino protetto dal Kgb. Il massimo per una propaganda elettorale. Ce lo racconta con misura il giornalista, sceneggiatore e regista David Grieco, prima in un libro edito da Elle U Multimedia ed ora in questo 'Evilenko', che ripercorre la carriera dai 55 omicidi, durante l'era Gorbaciov, del feroce serial killer made in Urss Andrej Cikatilo, condannato a morte nel '92 dal tribunale di Rostov e ucciso in modi ancora misteriosi. (...) Grieco non mostra raccapricci da 'Hannibal the cannibal', ma architetta una fastosa scenografia di morte con una tenuta visiva e stilistica non comune per un deb. Se la tentazione di accavallare omicidio e politica non regge, McDowell e Marton Csokas, che in una final scena crudele elisabettiana si fronteggiano nudi per spogliarsi dentro, son più che eccezionali." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 aprile 2004)"Lungi dall'accontentarsi di parafrasare in russo l'ennesima storia di assassino seriale, 'Evilenko' si propone come un film ambizioso sulle conseguenze psicopolitiche della perestrojka e del dopo Urss. (...) La diagnosi di Grieco sarà pure vera, però il film si limita a enunciarla a parole. Quanto alle immagini, bagnate nello squallore esistenziale, il regista adotta la cifra espressionistica dalla prima all'ultima inquadratura, per trasfigurare gli ambienti in specchi dell'anima. McDowell recita sopra le righe, perfino più del gigione del solito. L'ultima parte inanella una quantità di finali, che allentano la tensione senza aggiungere granché alla triste vicenda." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 17 aprile 2004)
Note:
FILM REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTVITA' CULTURALI.- DAVID GRIECO E' CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO 2005 COME MIGLIOR REGISTA EMERGENTE.
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