Ultrà (1990) (DVDRip)

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Audio: 9 - Video: 9 (DVDRip)

REGIA: Ricky Tognazzi
SCENEGGIATURA: Graziano Diana, Giuseppe Manfridi, Simona Izzo
ATTORI: Claudio Amendola, Ricky Memphis, Giuppy Izzo, Gian Marco Tognazzi, Alessandro Tiberi, Fabrizio Vidale, Krum De Nicola...
FOTOGRAFIA: Alessio Gelsini Torresi
MONTAGGIO: Carla Simoncelli
MUSICHE: Antonello Venditti
GENERE: Drammatico
DURATA: 92 Min

Trama 1:
Il venticinquenne Luca, soprannominato Principe, capo dei più scatenati ultrà romanisti, dopo due anni trascorsi in carcere per un fallito tentativo di rapina, torna in libertà alla vigilia della partita tra la Roma e la Juventus. Egli intuisce che molte cose, durante la sua assenza, sono cambiate, anche se Red, il suo migliore amico, e Cinzia, che era la sua ragazza, non trovano il coraggio di confessargli che si amano e che hanno progettato di trasferirsi insieme a Terni, dove sperano di trovare lavoro.
Il gruppo degli ultrà parte per Torino, e Red accetta di portare con sé Fabio, il fratellino undicenne di Cinzia, tifoso scatenato. Durante la notte trascorsa in treno, affiorano spesso gli attriti latenti fra Principe e Red. Poiché Principe si vanta davanti all'amico degli infuocati rapporti amorosi che dice di aver avuto con Cinzia e alcuni amici alludono al probabile trasferimento di Red a Terni, questi trova finalmente il coraggio di confessare a Principe la verità. La mattina seguente, giungendo a Torino, gli ultrà romanisti sono accolti prima ancora di scendere dal treno da una sassaiola e trovano ad aspettarli alla stazione la polizia e gli ultrà avversari, coi quali scoppiano subito tafferugli, che causano lunghi accertamenti in questura, in modo che i romanisti giungono allo stadio quando la partita è già iniziata. Ma, ad attenderli fuori dallo stadio ci sono gli stessi della sassaiola e gli ultrà romanisti sono costretti a rifugiarsi nei bagni. Durante un duro corpo a corpo con un tifoso avversario, Principe ferisce incidentalmente col coltello lo Smilzo, un bravo ragazzo timido e infantile che era accorso in suo aiuto, e il ragazzo muore poco dopo fra le braccia di Red, che accusa Principe, davanti agli amici, di essere il colpevole di quella morte. Principe però nega la sua responsabilità, e, divelti alcuni tubi, per usarli come spranghe, guida i più scalmanati alla vendetta.

Trama 2:
La solitudine e la monotonia di una stanza di una piccola pensione sono per Giovanni l’unico appiglio ad una vita che non gli può più offrire libertà. Latitante, vive nascosto e lontano dalla sua famiglia e dalla sua città per scappare alle forze dell’ordine. Assillato da continui incubi violenti non riesce a liberarsi dal ricordo di uno scontro avvenuto allo stadio, concluso con l’uccisione di un giovane ragazzo, il motivo della sua latitanza. Convinto di potersi nascondere e di far sfumare col tempo il ricordo della tragedia, Giovanni vive tristemente le sue giornate e cerca di attenuare la sua malinconia da tifoso assistendo alle piccole partite locali, tifando sempre per le squadre ospiti e imponendo la sua violenta esperienza da ultrà nelle tifoserie rionali, che non comprendono i suoi scatti d’umore. Qui conosce Bruno, il capo tifoseria della squadra locale, con il quale ha diversi scontri per la supremazia sul campo. Giovanni è come se avesse una doppia personalità: allo stadio diventa un ultrà violento e senza limiti, altrove un uomo distaccato e di poche parole. Questo suo carattere affascina Lucrezia, una giovane prostituta, un appiglio femminile ed uno sfogo sessuale per Giovanni. Una donna ordinaria che tenta di essergli d’aiuto. L’unica fonte di reddito per Giovanni sono le scommesse ai cavalli. Grazie ad una fortuna sfacciata ed un’innata capacità nel puntare, riesce sempre a vincere. Sarà l’incontro con Marina, cassiera all’ufficio scommesse, a far nascere in Giovanni il desiderio di cambiamento. Dapprima rifiutato dalla donna, tratta male Lucrezia che si vendica cercando la complicità di Bruno. Giovanni verrà picchiato e derubato dagli scagnozzi di Bruno che scopriranno la sua falsa identità, un motivo di ricatto e di estorsione dal quale Giovanni non saprà liberarsi. Sarà lo stesso padre di Giovanni a raggiungerlo e portargli parte dei soldi richiesti da Bruno. Uno scontro verbale tra i due, la sofferenza da parte dei genitori che desiderano che Giovanni vada a costituirsi. Il rapporto con Marina funge da unico appiglio ad una vita serena. La donna ha però un passato di sofferenza, e si apre a Giovanni con timore. Giovanni stesso porta con sè il segreto della sua latitanza che diventa sempre più pesante. I due iniziano una travagliata storia d’amore e Giovanni riscopre la semplicità dei sentimenti ed il piacere nel poter parlare con qualcuno. Incontra anche Alice, una giovane figura onirica che suona il violino in una stanza attigua dell’albergo. Da qui numerosi colpi di scena, con un finale mozzafiato che farà riflettere molte persone .

Trama 3:
"Siamo nel realismo più crudo, accentuato da un ricorso al romanesco che potrà accrescere l'insofferenza per i comportamenti bestiali." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero')"Ammiriamo la disinvoltura registica di Tognazzi con le perplessità suscitate dai narratori buoni a tutte le storie e della scelta di un soggetto tanto evocato nei dibattiti sui tumultuosi dopo partita da lasciare poco margine a una trattazione dai connotati originali." (Alfio Cantelli, 'Il Giornale')"Tognazzi ha scritto una sceneggiatura precisa e grandiosamente trucibalda, in cui la violenza del linguaggio è necessaria e scientifica." (Irene Bignardi, 'La Repubblica')"Tognazzi è ormai un regista solido e sicuro, di qualità molto serie." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo')"Efficace, duro, vittimista, sentimentale, il film sembra rimanere esterno al fenomeno, esterno e sommario nel disegno dei personaggi." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa')"Unendo il tema del disagio giovanile a quello più specifico, della violenza legata allo sport e alle sue manifestazioni, Tognazzi osserva con occhio freddo e analitico le miserie di una bestialità che appare gratuita: ma sa esprimere con il cuore la sua volontà di capire." (Mirella Poggialini, L'Avvenire)

NOTE:
- DAVID DI DONATELLO 1991 PER LA MIGLIOR REGIA (RICKY TOGNAZZI, EX AEQUO CON MARCO RISI PER"RAGAZZI FUORI"), MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA (REMO UGOLINELLI, EX AEQUO CON TIZIANO CROTTI PER "MEDITERRANEO").- VINCITORE DEL PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA AL FESTIVAL DI BERLINO 1991 (EX AEQUO CON "IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI")

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