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Audio: 9 - Video: 9 (DVDRip)
REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Steven Zaillian
ATTORI: Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodall, Jonathan Sagall, Embeth Davidtz, Malgoscha Gebel, Shmuel Levy...
FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski
MONTAGGIO: Michael Kahn
MUSICHE: John Williams
DISTRIBUZIONE: UIP - CIC VIDEO
PAESE: USA 1993
GENERE: Drammatico, Guerra
DURATA: 195 Min
Trama:
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REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Steven Zaillian
ATTORI: Liam Neeson, Ben Kingsley, Ralph Fiennes, Caroline Goodall, Jonathan Sagall, Embeth Davidtz, Malgoscha Gebel, Shmuel Levy...
FOTOGRAFIA: Janusz Kaminski
MONTAGGIO: Michael Kahn
MUSICHE: John Williams
DISTRIBUZIONE: UIP - CIC VIDEO
PAESE: USA 1993
GENERE: Drammatico, Guerra
DURATA: 195 Min
Trama:
Dal libro dell’australiano Thomas Keneally La lista. L’industriale tedesco Oskar Schindler, in affari coi nazisti, usa gli ebrei come forza-lavoro a buon mercato. Gradatamente, pur continuando a sfruttare i suoi intrallazzi, diventa il loro salvatore, strappando più di 1100 persone dalla camera a gas. È il film più ambizioso di S. Spielberg e il migliore: prodigo di emozioni forti, coinvolgente, ricco di tensione, sapiente nei passaggi dal documento al romanzesco, dai momenti epici a quelli psicologici.
La partenza finale di Schindler è l’unica vera caduta del film, un cedimento alla drammaturgia hollywoodiana, alla sua retorica sentimentale. L. Neeson rende con grande efficacia le contraddizioni del personaggio. L’inglese R. Fiennes interpreta il paranoico comandante del campo Plaszow come l’avrebbe fatto Marlon Brando 40 anni fa. Memorabile B. Kingsley nella parte dell’ebreo polacco, contabile, suggeritore e un po’ eminenza grigia di Schindler. 7 Oscar: film, regia, fotografia di Janusz Kaminski (in bianconero, tranne prologo ed epilogo), musica di John Williams, montaggio, scenografia e sceneggiatura. Quel rosso del cappottino della bambina che cerca di sfuggire al rastrellamento è una piccola invenzione poetica, un esempio del modo con cui gli effetti speciali possono diventare creativi.
Critica:
"Non c'è spazio per dire le bellezze del film, analizzarne il linguaggio, indicare i momenti di forza espressiva e le debolezze. Spielberg è riuscito nella rappresentazione dell'inferno della Shoah anche per altri motivi. Per l'insistenza ossessiva sul motivo della lista. Per la sapiente costruzione a gironi concentrici: Cracovia, il ghetto, la Deutsche Emailware Fabrik di Schindler, il 'lager' di Plaszow e il suo smantellamento nel '44. Ad Auschwitz, nel fondo dell'inferno, s'arriva dopo due ore e mezzo, ma se ne esce subito, per l'ultima tappa a Brinnlitz. Ci è riuscito soprattutto per l'ottica economica del racconto. E' un film dove contano il denaro, gli scambi in natura, le mance, la corruzione, la produzione, i salari, la forza-lavoro, i problemi logistici. Quanto vale un uomo in marchi? e un ebreo? che prezzo bisogna pagare per salvarne uno? fin dove si può arrivare nel mestiere della sopravvivenza? E', in fondo, la storia di un uomo che vende l'anima al diavolo per salvare un migliaio di vite. Oggi in Polonia gli ebrei sono meno di 4000. I discendenti dei 'Schindlerjuden' sono più di 6000. Steven Spielberg, ebreo americano, ha pagato il debito con il suo popolo, riaprendo una ferita che deve rimanere aperta." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 9 marzo 1994)
NOTE:
- SOLO IL PROLOGO E LA PARTE FINALE DEL FILM SONO A COLORI.- 7 OSCAR: FILM, REGIA, FOTOGRAFIA, MUSICA, MONTAGGIO, SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, SCENOGRAFIA.- IN YIDDISH IL TITOLO SIGNIFICA "IL TRUCCO DI SCHINDLER".- REVISIONE MINISTERO MARZO 1994.
fonte "RdC - Cinematografo.it"
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