Scarica il film da Megaupload CD1 ... CD2
Guarda il film su Megavideo PARTE 1 ... PARTE 2
USCITA CINEMA: 18/06/2010
REGIA: Joe Carnahan
SCENEGGIATURA: Skip Woods, Michael Brandt, Derek Haas
ATTORI: Bradley Cooper, Liam Neeson, Jessica Biel, Sharlto Copley, Patrick Wilson, Omari Hardwick, Gerald McRaney, Brian Bloom, Maury Sterling, C. Ernst Hart...
FOTOGRAFIA: Mauro Fiore
MUSICHE: Alan Silvestri
PRODUZIONE: Dune Entertainment, Scott Free Productions, Stephen J. Cannell Productions...
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2010
GENERE: Azione, Commedia, Avventura
Trama:
Guarda il film su Megavideo PARTE 1 ... PARTE 2
USCITA CINEMA: 18/06/2010
REGIA: Joe Carnahan
SCENEGGIATURA: Skip Woods, Michael Brandt, Derek Haas
ATTORI: Bradley Cooper, Liam Neeson, Jessica Biel, Sharlto Copley, Patrick Wilson, Omari Hardwick, Gerald McRaney, Brian Bloom, Maury Sterling, C. Ernst Hart...
FOTOGRAFIA: Mauro Fiore
MUSICHE: Alan Silvestri
PRODUZIONE: Dune Entertainment, Scott Free Productions, Stephen J. Cannell Productions...
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: USA 2010
GENERE: Azione, Commedia, Avventura
Trama:
Messi insieme con sapienza dal colonnello Hannibal Smith sono la squadra più affidabile ed efficiente dell’esercito americano a cui vengono affidate le missioni che paiono irrisolvibili. Un tradimento inaspettato però li trasforma in fuorilegge, costringendoli ad un’evasione e a lottare per dimostrare la propria innocenza in una giungla in cui è impossibile distinguere gli amici dai nemici.
Non è una storia dell’A-Team ma la storia di come l’A-Team sia diventato quello che conosciamo. Fare dell’ominima serie TV un film poteva essere un’impresa anche più improbabile delle omologhe compiute su Starsky & Hutch o Charlie’s Angels, invece Joe Carnahan, applicando il suo registro vorticoso e ipertrofico, azzecca il taglio giusto e confeziona un film indirizzato ad un target tredicenne ma diretto con un’abilità tale da conquistare anche l’adulto pronto a regredire. Infantile ma con stile.
Non è una storia dell’A-Team ma la storia di come l’A-Team sia diventato quello che conosciamo. Fare dell’ominima serie TV un film poteva essere un’impresa anche più improbabile delle omologhe compiute su Starsky & Hutch o Charlie’s Angels, invece Joe Carnahan, applicando il suo registro vorticoso e ipertrofico, azzecca il taglio giusto e confeziona un film indirizzato ad un target tredicenne ma diretto con un’abilità tale da conquistare anche l’adulto pronto a regredire. Infantile ma con stile.
Ibridando con molta forza il cinema d’azione cartoonesco con la commedia americana, grazie a pesanti iniezioni di ironia e umorismo da one-line, A-Team riesce ad essere sufficientemente basso da andare a pizzicare gli istinti più gretti e contemporaneamente sufficientemente magistrale da vincere la ritrosia e i pregiudizi verso questo tipo di prodotti di un pubblico più smaliziato.
I personaggi cardine della serie sono più o meno come li si ricorda, tranne Sberla il quale, probabilmente in virtù della potenza mediatica in continua ascesa dell’attore che lo interpreta (Bradley Cooper), viene piegato per diventare il vero protagonista. Bello e sofisticato come nella serie ma anche uomo d’azione ironico e potente come James Bond, Sberla è l’unico personaggio minimamente approfondito, che sviluppa una storia d’amore e che nutre obiettivi personali al di là di quelli del collettivo. In questo singolo, grosso mutamento sta tutto lo scarto tra un prodotto seriale e uno per il cinema e anche l’abilità del team creativo, modificare un elemento per tenerne costanti altri. Non mancano infatti le sequenze di preparazione del piano, come anche quelle a bordo di diversi mezzi di trasporto, la tradizionale ritrosia di PE (o B.A. a seconda della lingua) Baracus per il volo e il rapporto burrascoso con Murdock (qui più divertente che nella serie).
Al di là però delle ottime strategie di marketing è possibile cominciare ad intravedere un’idea dietro i diversi adattamenti filmici delle serie televisive anni ’70 e ’80, ovvero un taglio fortemente ironico, in linea con lo sguardo che lo spettatore di oggi può avere nei loro confronti. Lungi dal cercare di aggiornare certe dinamiche o di rendere più serie di quanto non lo fossero le pretese di azione e intrattenimento, il remake di serie TV ad Hollywood è fatto (e con successo!) puntando sul divertimento quanto più epidermico possibile, in questo di fatto ricalcando il vero spirito di quei prodotti e configurandosi come la forma di remake più interessante nella giungla che popola la produzione recente.
Desta infine grande stupore come un film volutamente disimpegnato come A-Team voglia prendere una posizione politica di granito. Il cattivo qui è indubbiamente la CIA e non uno dei suoi membri bensì l’istituzione tutta. Gli uomini della CIA ricordano i russi degli anni ’80 per come sono ritratti: tutti uguali, poco intelligenti, poco leali, poco furbi, viscidi, sadici, egoisti e dotati dei principali difetti umani. Già Green zone, con più cognizione di causa e più motivazioni, lanciava un attacco forte ma ora che anche un film mainstream dal grande incasso non disdegni di lanciare strali fa intravedere come Hollywood sembri aver scelto da che parte stare.
0 commenti:
Posta un commento