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REGIA: Sergio Corbucci
SCENEGGIATURA: Sergio Corbucci, Sandro Continenza, Giovanni Grimaldi
ATTORI: Totò, Vittorio De Sica, Gianni Agus, Arturo Bragaglia, Franco Giacobini, Bruno Corelli, Mario De Simone, Roland Bartrop, Mario Castellani
FOTOGRAFIA: Enzo Barboni
MONTAGGIO: Roberto Cinquini
MUSICHE: Piero Piccioni
PRODUZIONE: CINERIZ
PAESE: Italia 1961
GENERE: Commedia
DURATA: 95 Min
Trama:
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REGIA: Sergio Corbucci
SCENEGGIATURA: Sergio Corbucci, Sandro Continenza, Giovanni Grimaldi
ATTORI: Totò, Vittorio De Sica, Gianni Agus, Arturo Bragaglia, Franco Giacobini, Bruno Corelli, Mario De Simone, Roland Bartrop, Mario Castellani
FOTOGRAFIA: Enzo Barboni
MONTAGGIO: Roberto Cinquini
MUSICHE: Piero Piccioni
PRODUZIONE: CINERIZ
PAESE: Italia 1961
GENERE: Commedia
DURATA: 95 Min
Trama:
L'8 settembre 1943 (giorno dell'armistizio di Cassibile), nella stazione ferroviaria di Scalitto, il maresciallo dei Carabinieri Cotone (Vittorio De Sica) sorprende il ladruncolo Antonio Capurro (Totò) che, travestito da prete, aveva appena rubato una valigia ad un viaggiatore. Ma mentre il maresciallo sta per catturare Capurro, un bombardamento distrugge la stazione e fa si che, tra la confusione e i feriti, Capurro si appropri della divisa del maresciallo e scappi.
Non senza aver fatto prima indossare al povero Cotone, ancora svenuto, l'abito talare.
I due si ritroveranno poi nello stesso paesello di campagna, Scalitto: l'uno, Capurro, nei panni del falso maresciallo, a presidiare il paese al servizio dei tedeschi e del podestà fascista; mentre l'altro, Cotone, nei panni del falso prete si ritrova rifugiato in una chiesa insieme ad una ebrea, un partigiano e un americano, intento a capeggiare la resistenza locale guidata proprio dal "nemico" Capurro.
Il prete Cotone riesce a convincere Capurro a fare il doppiogioco, continuando a fingersi un maresciallo disposto a collaborare con i tedeschi. Non mancano situazioni comiche e paradossali, dovute al fatto che Cotone non sa comportarsi da vero prete, così come il ladro Capurro deve improvvisarsi carabiniere. A complicare le cose c'è anche l'arrivo in paese di Immacolata, la fidanzata di Cotone: per salvare le apparenze, i nostri eroi sono costretti ad inscenare un falso matrimonio fra la donna ed il finto maresciallo, celebrato dal finto prete Cotone, che però è il vero fidanzato di Immacolata.
Ma proprio nell'imminenza della Liberazione del paese da parte degli Alleati, il partigiano e l'americano vengono catturati e rinchiusi in cella. Di fronte alla prospettiva che degli innocenti vengano fucilati, Capurro ha un soprassalto di dignità e, conscio di dover onorare la divisa che indossa, utilizza la dinamite in suo possesso per liberare i due, pur sapendo che con ciò verrà scoperto dai tedeschi. Capurro viene così avviato all'esecuzione, nonostante Cotone si sia inutilmente affannato a dichiarare che il vero maresciallo fosse lui.
Vent'anni dopo, il maresciallo e la sua famiglia si trovano nuovamente nella stazione ferroviaria di Scalitto. Il povero Cotone, ormai a riposo, per anni ha cercato notizie di Capurro senza averne più trovato traccia, ma restando convinto comunque che alla fine la divisa da carabiniere avesse redento il ladro. Ma proprio sul marciapiede della stazione si vede sfilare da sotto il naso la propria valigia da un ladro vestito da frate domenicano, che altri non è che il vecchio amico/nemico Capurro, ancora vivo e operante.
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