Genesis (2004) (DVDRip)

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USCITA CINEMA: 30/09/2005
REGIA: Marie Pérennou, Claude Nuridsany
ATTORI: Sotigui Kouyaté
FOTOGRAFIA: Claude Nuridsany, Marie Pérennou, William Lubtchansky, Patrice Aubertel
MONTAGGIO: Pauline Casalis, Marie-Josèphe Yoyotte
MUSICHE: Bruno Coulais
PRODUZIONE: LES FILMS ALAIN SARDE, LES FILMS DE LA VÉRANDA, RADIOTELEVISIONE ITALIANA, CANAL+
DISTRIBUZIONE: LUCKY RED (2005)
PAESE: Francia, Italia 2004
GENERE: Documentario
DURATA: 80 Min

Trama:
Tra umorismo e serietà, innocenza e saggezza,un griot (cantastorie africano) evoca con le parole della tradizione non scritta la storia della nascita dell'universo e delle stelle,il debutto ardente del nostro pianeta, l'apparizione della vita, dell'amore e della morte. Gli animali divengono gli interpreti di questa narrazione ideata e realizzata con infinita dedizione e pazienza dagli autori di "Microcosmos".
Rispetto all'opera precedente c'è qualcosa in più: la parola e il mito. E qualcosa in meno: l'immagine pura (accompagnata solo da qualche artificio tecnico) che affascinava il pubblico.

Critica:
"Torna la coppia di 'Microcosmos', Nuridsany e Pérennou, scienziati e poeti senza facili tentazioni metafisiche, sulla scia di Lucrezio. In 'Microcosmos' risalivano alle radici del mito, all'unità della Natura e delle sue forme, a quel Tempo prima del tempo storico in cui animali e umani dividevano origini e destino. Con 'Genesis' si spingono fino alla nascita stessa del cosmo, della Terra e delle specie viventi, rintracciando anche qui forme e strutture costanti in ogni organismo. (...) Ci sono mostri e prodigi, rane grosse come orchi e granchi in lotta per la loro bella, draghi che combattono cambiando colore e incredibili serpenti divoratori di uova. Qua e là il discorso prevale sulla fiaba, il Narratore semina idee, accenna qualche doverosa spiegazione. Ma per il resto, evviva, vince la meraviglia." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 settembre 2005)"Nel nuovo, intenso film, dopo 'Microcosmos', di Nuridsany e Pérennou, la visuale si allarga: non più la vita segreta di un pezzetto di prato, ma il cosmo, la nascita degli esseri viventi sul pianeta. Con saggezza, un gigante poeta africano, racconta: la nascita di cristalli, spermatozoi, feti, amebe, meduse e altre stravaganze. Animali? Più strani sono meglio è, vale la regola disneyana della natura e le mille meraviglie: rana toro, testuggine gigante, cavallucci marini in danza di morte, granchi violinisti e mostruosi serpi mangiatori di uova (senza riflusso gastrico). Tutto ciò che in natura può épater e divertir-spaventare bambini; il documentario naturalistico è poetico ma non retorico né moralistico. Avvertenza: il tempo passa e noi nulla possiamo, bellezza." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 30 settembre 2005)

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