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USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott, Koleman Stinger, John Lawrence, Kate Burton, Bailee Michelle Johnson...
FOTOGRAFIA: Enrique Chediak, Anthony Dod Mantle
MONTAGGIO: Jon Harris
MUSICHE: A.R. Rahman
PRODUZIONE: Cloud Eight Films, Pathé
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: Gran Bretagna, USA 2010
GENERE: Biografico, Drammatico, Avventura
DURATA: 94 Min
Breve Trama:
127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.
Trama:
Nessun oscar per Danny Boyle e il suo godibilissimo127 ore, pellicola tratta da “Between a rock and a hard place”, un libro autobiografico che narra le disavventure di un giovane scalatore. Raccontata da un altro regista poteva risultare noiosa e che, invece, nelle sue mani è affascinante ed adrenalinica. Dopo il pluripremiato “The Millionaire”, il regista britannico che fece scalpore con film cult anni 90 come Trainspotting torna dietro la macchina da presa per raccontare la vicenda di Aaron Ralston, l’ingegnere con la passione per il trekking che nel 2003 non esitò ad amputarsi un braccio dopo essere rimasto incastrato in una roccia nel deserto dello Utah per 127 ore.
USCITA CINEMA: 25/02/2011
REGIA: Danny Boyle
SCENEGGIATURA: Danny Boyle, Simon Beaufoy
ATTORI: James Franco, Kate Mara, Amber Tamblyn, Treat Williams, Sean Bott, Koleman Stinger, John Lawrence, Kate Burton, Bailee Michelle Johnson...
FOTOGRAFIA: Enrique Chediak, Anthony Dod Mantle
MONTAGGIO: Jon Harris
MUSICHE: A.R. Rahman
PRODUZIONE: Cloud Eight Films, Pathé
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
PAESE: Gran Bretagna, USA 2010
GENERE: Biografico, Drammatico, Avventura
DURATA: 94 Min
Breve Trama:
127 ore è la storia dell'escursionista Aron Ralston (James Franco) e della sua incredibile disavventura. Bloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.
Trama:
Nessun oscar per Danny Boyle e il suo godibilissimo127 ore, pellicola tratta da “Between a rock and a hard place”, un libro autobiografico che narra le disavventure di un giovane scalatore. Raccontata da un altro regista poteva risultare noiosa e che, invece, nelle sue mani è affascinante ed adrenalinica. Dopo il pluripremiato “The Millionaire”, il regista britannico che fece scalpore con film cult anni 90 come Trainspotting torna dietro la macchina da presa per raccontare la vicenda di Aaron Ralston, l’ingegnere con la passione per il trekking che nel 2003 non esitò ad amputarsi un braccio dopo essere rimasto incastrato in una roccia nel deserto dello Utah per 127 ore.
Attraverso uno stile giovanilistico, agile e quasi frontato, Boyle ci fa entrare in empatia con il personaggio di questo giovane arrogante che, durante la sua prigione forzata fa i conti con i suoi limiti non solo fisici ma anche caratteriali.
Split screen, flash back , musica a tutto volume, siparietti comici ed accattivanti: questi sono gli strumenti che usa il regista donando al film una cifra originale, quasi da documentario d'autore. La bravura di James Franco che interpreta in modo mirabile il protagonista fa il resto. Attraverso la catarsi excursionista Aaron ha modo di crescere spiritualmente ripercorrendo in quelle ore che, sembrano destinate ad essere le ultime delle sua vita tutti gli errori compiuti, i sentimenti negati e le occasioni perdute.
Ma 127 ore per gli amanti del brivido, regala anche delle sfumature horror grazie alle scene raccapriccianti in cui il nostro arriva a mutilarsi pur di continuare a vivere. Ma, a dispetto della drammaticità della vicenda, il film di La Boyle (e qui risidede il merito maggiore) non spinge sul pedale del pietismo. Anzi, nonostante l'atmosfera caustrofica, il film, a tratti, riesce anche a divertire lanciando un monito che vuole essere anche una morale: l'egoismo e presunzione possono diventare una trappola mortale.
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