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Guarda il film su Megavideo QUI
Uscita cinema: 2007
Attori protagonisti:Lance Henriksen, Amy Manson, Bradley Taylor, Claire Lams, Rob Freeman, Ovidiu Niculescu, Peter Barnes...
Direttore della Fotografia: Erik Wilson
Montaggio di: Robin Hill
Colonna Sonora di: Rob Lord
Nazione: Gran Bretagna, USA
Genere: Horror
Durata: 92min
Trama:
Sono quasi cento anni che la famiglia dei McCoy e la famiglia degli Hatfield si sono proclamati guerra a causa di un incidente e di un’automobile non restituita. Ricky McCoy e Jodie Hatfield si amano ma, a causa della faida tra le loro famiglie, non riescono a vivere tranquillamente il loro amore. Una notte Jodie e Ricky hanno un appuntamento segreto nel bosco, unica complice è la sorella di Ricky che fa da palo. I fratelli di Jodie, però, si accorgono della scappatella della ragazza e la seguono, scatenando un putiferio: Ricky rimane ferito, mentre sua sorella perde la vita. Distrutto dal dolore, il ragazzo si dirige dalla strega che vive nel bosco e chiede vendetta contro l’intera famiglia degli Hatfield, eccetto Jodie. Pumpkinhead così viene risvegliato dal suo letargo e stavolta la conta dei morti sarà molto lunga!
Girato a breve distanza dal capitolo 3, “Pumpkinhead 4 – Faida di sangue” propone nuovamente una storia di vendetta e la sanguinosa scorribanda di omicidi messa in scena dal mostro del campo di zucche, senza aggiungere nulla alla saga, ma offrendo comunque un gustoso spettacolo.
La saga di “Pumpkinhead” è stata iniziata da Stan Winston nel 1989 ed è, ingiustamente, stata snobbata nel nostro Paese. Fortunatamente la Sony Italia ha distribuito, per il solo mercato dell’home video, gli ultimi due capitoli recentemente prodotti, introducendo il riuscito boogeyman della vendetta anche nella penisola italica. Pumpkinhead è un mostruoso demone che viene periodicamente svegliato dal suo letargo per farsi veicolo della vendetta di un essere umano che ha ricevuto un torto. Coloro che lo invocano dannano la loro anima per l’eternità e solamente una vecchia strega che vive da secoli nel bosco ha il potere di evocare questo mostro.
L’affascinante e sottovalutata saga di Pumpkinhead ha il merito di costruire, di capitolo in capitolo, storie molto vicine all’universo delle leggende metropolitane e delle tradizioni popolari, tingendosi di connotati che annettono ogni singolo film quasi alla dimensione fiabesca. I film si svolgono in scenari al di fuori di una precisa collocazione geografica e temporale, mettendo al centro della narrazione l’ira e la voglia di vendetta dell’essere umano privato delle cose a cui è più legato. Figli, fratelli e sorelle, anime pie portate via dalla meschinità umana e desiderose di essere vendicate. E chi meglio di un demone alto più di 2 metri e con una forza inarrestabile ad eseguire queste vendette? Questo è Pumpkinhead; lo spauracchio con le cui storie i bambini si fanno paura e che vive sepolto in un campo di zucche.
“Pumpkinhead 4” si assesta sulla qualità di “Pumkinhead 3 – Ceneri alle ceneri”, spostando l’attenzione sulla tormentata storia d’amore dei novelli Romeo e Giulietta (non a caso i loro nomi richiamano in assonanza quelli dei personaggi shakespeariani), separati dall’ottusità dei loro antenati e costretti a non poter esternare il loro amore. Proprio come il terzo capitolo, anche in “Pumpkinhead 4” il mostro è stato leggermente modificato nel look, risultando un pochino più goffo in confronto alla creatura di Winston e realizzato in cgi per le scene più spettacolari. Fortunatamente, in questo quarto film gli effetti digitali sono usati con il contagocce e si concede una maggiore attenzione alla componente splatter, sempre trascurata dalla saga.
La regia di Michael Hurst (House of the dead 2 – Cacciatori di zombie) è di routine e il cast è composto per lo più da attori poco conosciuti ma sufficientemente capaci. Unico volto noto è Lance Henriksen (“Aliens – Scontro finale”; “Il buio si avvicina”), protagonista del primo film e costretto a ripetere il fantasma del suo personaggio in ogni altro capitolo della saga, in una formula che comincia a risultare un poco patetica.
In definitiva, “Pumpkinhead 4” è un buon film, un quarto capitolo di una saga che, seppur ormai ripetitiva, si mantiene su livelli qualitativi medio-alti; malgrado si tratti di una produzione destinata al solo mercato dell’home video, anche la messa in scena è di tutto rispetto. Sicuramente si tratta di un prodotto che può essere maggiormente apprezzato da chi già conosce la saga e la sua mitologia; ai novelli potrebbe apparire semplicemente un discreto monster movie.
Merita sicuramente mezzo voto in più.
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Uscita cinema: 2007
Attori protagonisti:Lance Henriksen, Amy Manson, Bradley Taylor, Claire Lams, Rob Freeman, Ovidiu Niculescu, Peter Barnes...
Direttore della Fotografia: Erik Wilson
Montaggio di: Robin Hill
Colonna Sonora di: Rob Lord
Nazione: Gran Bretagna, USA
Genere: Horror
Durata: 92min
Trama:
Sono quasi cento anni che la famiglia dei McCoy e la famiglia degli Hatfield si sono proclamati guerra a causa di un incidente e di un’automobile non restituita. Ricky McCoy e Jodie Hatfield si amano ma, a causa della faida tra le loro famiglie, non riescono a vivere tranquillamente il loro amore. Una notte Jodie e Ricky hanno un appuntamento segreto nel bosco, unica complice è la sorella di Ricky che fa da palo. I fratelli di Jodie, però, si accorgono della scappatella della ragazza e la seguono, scatenando un putiferio: Ricky rimane ferito, mentre sua sorella perde la vita. Distrutto dal dolore, il ragazzo si dirige dalla strega che vive nel bosco e chiede vendetta contro l’intera famiglia degli Hatfield, eccetto Jodie. Pumpkinhead così viene risvegliato dal suo letargo e stavolta la conta dei morti sarà molto lunga!
Girato a breve distanza dal capitolo 3, “Pumpkinhead 4 – Faida di sangue” propone nuovamente una storia di vendetta e la sanguinosa scorribanda di omicidi messa in scena dal mostro del campo di zucche, senza aggiungere nulla alla saga, ma offrendo comunque un gustoso spettacolo.
La saga di “Pumpkinhead” è stata iniziata da Stan Winston nel 1989 ed è, ingiustamente, stata snobbata nel nostro Paese. Fortunatamente la Sony Italia ha distribuito, per il solo mercato dell’home video, gli ultimi due capitoli recentemente prodotti, introducendo il riuscito boogeyman della vendetta anche nella penisola italica. Pumpkinhead è un mostruoso demone che viene periodicamente svegliato dal suo letargo per farsi veicolo della vendetta di un essere umano che ha ricevuto un torto. Coloro che lo invocano dannano la loro anima per l’eternità e solamente una vecchia strega che vive da secoli nel bosco ha il potere di evocare questo mostro.
L’affascinante e sottovalutata saga di Pumpkinhead ha il merito di costruire, di capitolo in capitolo, storie molto vicine all’universo delle leggende metropolitane e delle tradizioni popolari, tingendosi di connotati che annettono ogni singolo film quasi alla dimensione fiabesca. I film si svolgono in scenari al di fuori di una precisa collocazione geografica e temporale, mettendo al centro della narrazione l’ira e la voglia di vendetta dell’essere umano privato delle cose a cui è più legato. Figli, fratelli e sorelle, anime pie portate via dalla meschinità umana e desiderose di essere vendicate. E chi meglio di un demone alto più di 2 metri e con una forza inarrestabile ad eseguire queste vendette? Questo è Pumpkinhead; lo spauracchio con le cui storie i bambini si fanno paura e che vive sepolto in un campo di zucche.
“Pumpkinhead 4” si assesta sulla qualità di “Pumkinhead 3 – Ceneri alle ceneri”, spostando l’attenzione sulla tormentata storia d’amore dei novelli Romeo e Giulietta (non a caso i loro nomi richiamano in assonanza quelli dei personaggi shakespeariani), separati dall’ottusità dei loro antenati e costretti a non poter esternare il loro amore. Proprio come il terzo capitolo, anche in “Pumpkinhead 4” il mostro è stato leggermente modificato nel look, risultando un pochino più goffo in confronto alla creatura di Winston e realizzato in cgi per le scene più spettacolari. Fortunatamente, in questo quarto film gli effetti digitali sono usati con il contagocce e si concede una maggiore attenzione alla componente splatter, sempre trascurata dalla saga.
La regia di Michael Hurst (House of the dead 2 – Cacciatori di zombie) è di routine e il cast è composto per lo più da attori poco conosciuti ma sufficientemente capaci. Unico volto noto è Lance Henriksen (“Aliens – Scontro finale”; “Il buio si avvicina”), protagonista del primo film e costretto a ripetere il fantasma del suo personaggio in ogni altro capitolo della saga, in una formula che comincia a risultare un poco patetica.
In definitiva, “Pumpkinhead 4” è un buon film, un quarto capitolo di una saga che, seppur ormai ripetitiva, si mantiene su livelli qualitativi medio-alti; malgrado si tratti di una produzione destinata al solo mercato dell’home video, anche la messa in scena è di tutto rispetto. Sicuramente si tratta di un prodotto che può essere maggiormente apprezzato da chi già conosce la saga e la sua mitologia; ai novelli potrebbe apparire semplicemente un discreto monster movie.
Merita sicuramente mezzo voto in più.
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