L'esorcista (1973) (DVDRip)

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REGIA: William Friedkin
SCENEGGIATURA: William Peter Blatty
ATTORI: Ellen Burstyn, Max von Sydow, Jason Miller, Lee J. Cobb, Kitty Winn, William O'Malley, Linda Blair, Jack MacGowran...
FOTOGRAFIA: Owen Roizman, Billy Williams
MONTAGGIO: Evan A. Lottman, Bud S. Smith, Norman Gay
MUSICHE: Jack Nitzsche
PRODUZIONE: HOYA PRODUCTIONS, WARNER BROS.
DISTRIBUZIONE: PIC - WARNER HOME VIDEO - DE AGOSTINI (GLI SCUDI)
PAESE: USA 1973
GENERE: Drammatico, Horror
DURATA: 121 Min

Trama:
Nord dell’Iraq. Padre Lankester Merrin (Max von Sydow), impegnato in un sito archeologico, è molto turbato dal ritrovamento di una piccola statuetta e di altri reperti. Georgetown, USA. Chris MacNeil (Ellen Burstyn), divorziata, è un’attrice che sta girando un film per la regia di Burke Jennings (Jack MacGowran). La figlia Regan (Linda Blair) ha trovato una ouija board in casa e dopo averci giocato comincia a comportarsi stranamente, prima durante una visita medica e poi a un party della mamma.
Che però non sia solo un problema psicologico risulta evidente anche a Chris quando accorre sentendo le urla di Regan e la vede abbarbicata sul letto che si muove selvaggiamente da solo. Dopo aver inutilmente provato rimedi scientifici, Chris si rivolge a padre Karras (Jason Miller), un sacerdote tormentato dal dubbio di aver perso la fede. Visto all’epoca, non senza buone ragioni, come il riscatto dell’horror reazionario e integrato dopo i ribollenti anni dell’-horror eversivo originato da #Vedi#La notte dei morti viventi, è di sicuro un film importante e riuscito con cui, particolare non secondario, le majors si sono riappropriate di un genere lasciato da tempo agli indipendenti. Friedkin adotta un approccio realistico, da urban thriler, che aumenta la credibilità della storia e instilla con studiata progressione un senso di inquietudine e di disagio nella vita dorata di un’attrice di successo. L’abbandono di pratiche mediche e psichiatriche (“scientifiche”) per quelle religiose è realizzato con uno scivolamento quasi naturale dopo il totale fallimento dei primi, ma anche quando si entra in “zona esorcistica” Friedkin mantiene saldamente in pugno la vicenda approfittando di effetti speciali innovativi per l’epoca e riuscendo a fare in modo che non risultino preponderanti sulla materia drammatica. Friedkin ottiene inoltre ottime prestazioni dal suo cast: Jason Miller (1939-2001) è sofferto e credibile nel ruolo del sacerdote tormentato che cerca la redenzione dopo aver trascurato la madre malata, Ellen Burstyn è sensibile in quello della madre laica che si trova alle prese con il demonio, Lee J. Cobb (1911-1976) conferisce simpatica umanità a un poliziotto che, sotto certi aspetti, sembra prefigurare il Colombo di Peter Falk, Kitty Winn mostra barlumi dell’abilità già esibita in Panico a Needle Park e Linda Blair (1959) è sorprendente nel ruolo che segnerà la sua lunga carriera. Ma a emergere alla fine è l’esorcista, interpretato da un superbo Max von Sydow, appositamente invecchiato per il ruolo. Tra vomiti verdi e teste che ruotano di 180° il film fa sensazione e ottiene un successo travolgente. Si può essere più o meno d’accordo sulla filosofia che sta alla base della storia, tratta da un famoso romanzo di William Peter Blatty (che sceneggia), ma non si può negarne l’estrema efficacia. Uno dei film più influenti nella storia dell’horror, ha generato infiniti cloni e variazioni sul tema, oltre una serie di seguiti stranamente poco ortodossi. Nella colonna sonora spicca Tubular Bels di Mike Oldfield. Nel 2000 è stata distribuita con successo una nuova versione più lunga e con qualche variazione

Critica:
"Salghino, signori, sull'ottovolante di Belzebù per un viaggio folle e repellente nelle viscere dell'inconscio. All'epoca fu uno straordinario, e immeritato, successo: ma la gente che faceva la fila alla cassa, immancabilmente si rimetteva in coda davanti alla toilette. Come cambia il mondo: trent'anni dopo le risate sovrastano i brividi". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 luglio 2001)

Note:
- LA SEQUENZA DELL'IRAK HA LA FOTOGRAFIA DI BILLY WILLIAMS (III) E IL MONTAGGIO DI BUD SMITH.- VINCITORE DI 2 OSCAR 1973: MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE. MIGLIOR SONORO (GONZALO GAVIRA) AVEVA AVUTO ALTRE OTTO NOMINATIONS: PER MIGLIOR FILM, REGIA, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO, ARREDAMENTO, ATTRICE PROTAGONISTA (ELLEN BURSTYN), ATTORE NON PROTAGONISTA (JASON MILLER), ATTRICE NON PROTAGONISTA (LINDA BLAIR). - VINCITORE DI 4 GOLDEN GLOBE NEL 1974.

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