Jurassic Park (1993) (DVDRip)

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REGIA: Steven Spielberg
SCENEGGIATURA: Michael Crichton, David Koepp
ATTORI: Sam Neill, Laura Dern, Jeff Goldblum, Richard Attenborough, Bob Peck, Martin Ferrero, Joseph Mazzello, Ariana Richards...
FOTOGRAFIA: Dean Cundey
MONTAGGIO: Michael Kahn
MUSICHE: John Williams
PRODUZIONE: AMBLIN ENTERTAINMENT, UNIVERSAL PICTURES
DISTRIBUZIONE: UIP - CIC VIDEO - LASERDISC: PIONEER ELECTRONICS
PAESE: USA 1993
GENERE: Azione, Fantascienza, Horror, Avventura
DURATA: 126 Min

Trama:
Il ricchissimo John Hammond (Richard Attenborough) realizza un suo sogno (anche commerciale): ottenere dei veri dinosauri partendo dal DNA trovato nel sangue all’interno di una zanzara preistorica. La sua idea è di farne i protagonisti di un parco tematico. Prima di aprirlo al pubblico, però, invita alcune persone selezionate a dare un’occhiata: tra gli ospiti, un famoso matematico (Jeff Goldblum), un paleontologo (Sam Neill), una paleobotanica (Laura Dern) e i nipoti.
Solo che un losco affare è in corso e l’esperto di computer del parco (Wayne Knight) disabilita i sistemi di sicurezza per scappare con degli embrioni da vendere a caro prezzo. Ma così facendo i dinosauri hanno campo libero. Effetti speciali molto efficaci e realistici portano forse per la prima volta sullo schermo dei dinosauri che sembrano veri. La storia parte da una premessa ingegnosa e suggestiva e poi si incanala su un terreno molto conosciuto e pieno di banalità e luoghi comuni, ma non ha importanza: ci sono i dinosauri e lo spettacolo è assicurato. I personaggi inoltre sono discretamente caratterizzati e l’interpretazione di un buon gruppo di attori, tra i quali il più efficace è l’ironico Jeff Goldblum, aiuta a renderli “vivi”. Spielberg dirige con grande attenzione alla suspense e allo sviluppo della tensione, trascurando – ma non è un problema – alcuni snodi narrativi in fondo superflui. Enorme successo commerciale (l’incasso mondiale è di oltre 919 milioni di dollari lordi!), fa rinascere l’interesse del cinema verso i dinosauri. Il seguito è #Vedi#Il mondo perduto – Jurassic Park

Critica:
"I dinosauri protagonisti sono fantastici, emozionanti. Alcuni lenti e goffi come i vecchi Godzilla e King Kong, altri più piccoli e rapidi come canguri, alcuni buoni vegetariani e altri cattivi carnivori, alcuni tardi e altri intelligenti o addirittura raziocinanti, quasi tutti realizzati in computer grafica mescolando orrore e meraviglia, fanno cose straordinarie. (...) Al confronto, il resto del film è meno stupefacente: copione impoverito rispetto al romanzo di Crichton; personaggi umani stereotipati e inclini a comportarsi da scemi imprudenti o a perdere la testa, come in ogni horror movie; cast insulso e a buon mercato; effetti speciali così così, efficacissimi e frastornanti effetti sonori realizzati in Digital Sound, momenti cinematograficamente bellissimi e un inizio lento, quieto." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 19 settembre 1993)"Chi ha incastrato Steven Spielberg? Come il protagonista di 'Hook', il film che ha preceduto 'Jurassic Park', il quarantacinquenne regista americano mostra di attraversare una profonda crisi. La macchina si fa sempre più complessa, i dollari investiti si contano a decine di milioni, i record di incasso da battere diventano stratosferici. Si direbbe che la sua attenzione finisca per concentrarsi solo sui giganteschi impegni organizzativi, mentre la vena poetica, a poco a poco, rischia di inaridirsi. Difetti che proprio in 'Hook' iniziavano a mostrarsi, e che nel ritratto dal romanzo di Michael Crichton escono allo scoperto, nonostante la stupefacente perfezione degli effetti speciali." (Luigi Paini, 'Il Sole 24 ore', 26 settembre 1993)"Se si dovesse circoscrivere questo fenomeno al solo intrattenimento, si potrebbe liquidare il film di Spielberg con poche battute inversamente proporzionali al tempo e alla fatica necessari per realizzarlo: un enorme giocattolone che cambiando il fìnale del fortunato romanzo di Michael Crichton si è lasciato aperta la possibilità di battere il ferro fin che è caldo e di dar vita a una catena di montaggio seriale come fu fatto per 'Lo squalo'; una proiezione dell'immaginario infantile i cui meriti vanno attribuiti soprattutto a Stan Winston e a Michael Lantieri, autori di effetti speciali rivoluzionari, combinazione di elettronica computerizzata e immagini digitali." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 13 ottobre 1993)

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